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NOTIZIE

12 Aprile 2024

CASE GREEN: “UN’OCCASIONE, MA NON SI COMMETTANO I RECENTI ERRORI”

Così il presidente di Confimi Edilizia Ventricelli, dopo la decisione dell'Ecofin

"L'Europa ci chiede di rendere Green il nostro patrimonio edilizio. Un principio ambientale condivisibile e una nuova occasione per le nostre aziende, ma non si commettano gli errori procedurali del Superbonus". Così il presidente di Confimi Edilizia Sergio Ventricelli a margine della decisone dell’Ecofin che ha chiuso il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) con il no dell’Italia che ha espresso voto contrario. Una norma quadro che definirà le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050. "Come Confimi Edilizia - continua Ventricelli - abbiamo sempre sostenuto le giuste azioni per l'efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare. Lo dobbiamo anche per i nostri figli e chi verrà dopo di loro. Pur tuttavia, il voto contrario del nostro paese lascia intravedere i dubbi relativi all'impatto economico che questo percorso genererà. Da quanto apprendo, i paesi membri dovranno ora definire dei piani attuativi per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale, con il 2050 individuato come anno di completamento del percorso. E, dunque, si proceda al meglio, lavorando con qualità e pragmatismo, facendo tesoro dei recenti problemi legati ai bonus edilizi, strutturando un percorso realmente virtuoso tra politica e mondo reale. Confimi Edilizia è pronta a dare il suo contributo, offrendo anche le buone prassi delle proprie imprese, che hanno agito al meglio in questi anni".

27 Marzo 2024

SUPERBONUS, STOP A SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO

Il Consiglio dei Ministri approva a sorpresa un nuovo decreto

Il Consiglio dei Ministri approva a sorpresa un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco. Scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ’cartelle’ degli accertamenti fiscali. Le misure - dice il ministro delle Finanze Giorgetti - «sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità». Di fatto una chiusura sui rischi futuri e i cui effetti attuali «potremo definitivamente - continua il Ministro - contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023». La decisione arriva guardando alle nuove previsioni che il governo farà a breve con il Def, in aprile, e per le quali si attende anche la valutazione da parte di Eurostat dei criteri di contabilizzazione dei bonus. Le indiscrezioni parlano di ulteriori sforamenti per 10 miliardi. Salta anche la regolarizzazione “in bonis”, con mini sanzioni, previste per mancate comunicazioni fino al 15 ottobre. C’è poi la comunicazione preventiva «per avere - prosegue il Ministro - un monitoraggio anticipato del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate». I crediti, poi, verranno sottratti prima dai “debiti”, cioè dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva. E poi arriva una nuova limitazione che blocca un meccanismo di frode appena individuato: «C’è la limitazione della cessione del credito Ace, perché abbiamo iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale», conclude Giorgetti.

26 Marzo 2024

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, ACCORDO TRA CONFIMI E INAIL

Rinnovate le attività per lo sviluppo della cultura nelle PMI

Inail e Confimi Industria rinnovano il protocollo d’intesa per un ulteriore triennio, rafforzando, quindi, la collaborazione tra l’Istituto e una realtà associativa significativa nel sistema economico e produttivo nazionale a cui aderiscono circa 45mila imprese manifatturiere che impiegano quasi 650 mila lavoratori. Un percorso di collaborazione iniziato già tre anni fa e durante i quali si è ottenuta la pubblicazione di tre documenti tecnici sui temi della nuova prevenzione incendi nei luoghi di lavoro, della sanificazione nel post pandemia e della segnalazione e analisi dei near miss. Iniziative e progetti per la riduzione di infortuni e tecnopatie. Obiettivo del nuovo protocollo d’intesa, siglato dal presidente della confederazione, Paolo Agnelli, e dal commissionario straordinario dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, è la realizzazione di attività e progetti volti alla riduzione sistematica di eventi infortunistici, incidenti e malattie professionali nelle piccole e medie imprese. Un impegno da portare avanti anche attraverso specifiche attività di prevenzione e con lo sviluppo di buone pratiche, in un’ottica di trasferibilità e applicabilità nei settori industriali di riferimento. Agnelli: “Formazione e consulenza fondamentali per favorire pratiche di lavoro corrette”. Per il presidente di Confimi Industria, Paolo Agnelli, “la formazione continua e la consulenza alle imprese sono indispensabili per accrescere la consapevolezza sulle pratiche corrette per contrastare gli infortuni. La gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve sempre più essere percepita come un vantaggio competitivo”. D’Ascenzo: “Condivisione di strumenti e competenze per rafforzare la prevenzione negli ambienti di lavoro”. “Attraverso il rinnovo di questo protocollo – dichiara il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – l’Istituto intende continuare a contribuire in maniera incisiva al processo di diffusione della cultura della prevenzione coinvolgendo il sistema produttivo italiano. L’Inail crede fortemente nell’importanza di condividere competenze, conoscenze, risorse e strumenti per promuovere azioni di rafforzamento della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”.

21 Marzo 2024

CONFIMI INDUSTRIA E CONFSAL FIRMANO IL PRIMO CCNL MANIFATTURIERO

Presentato un accordo di relazioni industriali per numerosi settori

Confimi Industria, Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata, e Confsal, Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, siglano il primo contratto nazionale multi-manifatturiero racchiudendo in un testo unico le basi delle relazioni industriali per numerosi settori: dal tessile alla chimica, dalla plastica alla gomma, dall'alimentare al legno-arredo. Un nuovo contratto collettivo intersettoriale che, se da una parte contiene norme comuni a tutti i settori produttivi non già contrattualizzati, dall'altra declina le norme settoriali come l'inquadramento professionale, le tabelle salariali e l'orario di lavoro. A sottoscrivere il CCNL il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli e il Segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta (in foto). Presente all’evento anche il già ministro del Lavoro, Cesare Damiano, secondo il quale l’innovativo CCNL Confimi Industria-Confsal può costituire la base di un valido sistema di relazioni. Il contratto è un unicum sotto diversi punti di vista: è introdotta l’apertura alla partecipazione di un rappresentante dei lavoratori all'interno del cda delle imprese, è valorizzato il titolo di studio dei dipendenti associato a determinati livelli di inquadramento, e una grande attenzione è posta nelle definizioni del trattamento economico (sia di base che globale) e nel favorire la contrattazione del premio di risultato. Ancora: l’eventuale possibilità di distribuire l'orario di lavoro su 4 giorni, di norma fissato a 36 ore, a parità di salario. Tra le particolarità, l'introduzione del contratto di rete tra più imprenditori con particolare attenzione alla co-datorialità. Confermata la contrattazione a due livelli, meno ingessata rispetto alle consuetudini, e novità in termini di calcolo di indennità per vacanza contrattuale. Infatti, in caso di mancato rinnovo del CCNL, questa scatterà in automatico dal mese successivo alla scadenza e sarà calcolata in percentuale al tasso inflattivo dell'anno precedente. Grande attenzione è dedicata anche alla cultura della sicurezza sul lavoro, mettendo al centro la persona e privilegiando la prevenzione, la formazione e gli investimenti nell'ambito in questione, anche tramite la promozione dei MOG-SGSL e la tutela legale dei preposti. "Una firma - sottolinea Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria - che mette a terra uno dei capisaldi con cui è nata la Confederazione, ovvero la stesura di un contratto unico che semplifica e riduce il numero dei contratti attraverso l'adozione di norme intersettoriali caratterizzanti delle pmi della manifattura italiana". Conclude: "un contratto che va nella direzione delle contrattazione di qualità, di lotta al dumping salariale e normativo". Anche il Segretario Angelo Raffaele Margiotta sottolinea che "il contratto Confsal-Confimi Industria, rappresenta una nuova concezione moderna e avanzata della contrattazione di qualità. A favore del lavoratore ci sono innovativi istituti, come il preavviso attivo col quale l’azienda supporta il lavoratore nella sua ricollocazione; l’indennità di professionalizzazione, che riconosce la maggiore qualificazione del dipendente, e, unico esempio nel panorama nazionale, abbiamo stabilito per via contrattuale il salario minimo tabellare, e sottolineo tabellare, di 9 euro orari. Questi sono solo alcuni esempi in cui si concretizza la massima tutela dei lavoratori destinatari del CCNL sottoscritto".