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NOTIZIE

26 Marzo 2024

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, ACCORDO TRA CONFIMI E INAIL

Rinnovate le attività per lo sviluppo della cultura nelle PMI

Inail e Confimi Industria rinnovano il protocollo d’intesa per un ulteriore triennio, rafforzando, quindi, la collaborazione tra l’Istituto e una realtà associativa significativa nel sistema economico e produttivo nazionale a cui aderiscono circa 45mila imprese manifatturiere che impiegano quasi 650 mila lavoratori. Un percorso di collaborazione iniziato già tre anni fa e durante i quali si è ottenuta la pubblicazione di tre documenti tecnici sui temi della nuova prevenzione incendi nei luoghi di lavoro, della sanificazione nel post pandemia e della segnalazione e analisi dei near miss. Iniziative e progetti per la riduzione di infortuni e tecnopatie. Obiettivo del nuovo protocollo d’intesa, siglato dal presidente della confederazione, Paolo Agnelli, e dal commissionario straordinario dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, è la realizzazione di attività e progetti volti alla riduzione sistematica di eventi infortunistici, incidenti e malattie professionali nelle piccole e medie imprese. Un impegno da portare avanti anche attraverso specifiche attività di prevenzione e con lo sviluppo di buone pratiche, in un’ottica di trasferibilità e applicabilità nei settori industriali di riferimento. Agnelli: “Formazione e consulenza fondamentali per favorire pratiche di lavoro corrette”. Per il presidente di Confimi Industria, Paolo Agnelli, “la formazione continua e la consulenza alle imprese sono indispensabili per accrescere la consapevolezza sulle pratiche corrette per contrastare gli infortuni. La gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve sempre più essere percepita come un vantaggio competitivo”. D’Ascenzo: “Condivisione di strumenti e competenze per rafforzare la prevenzione negli ambienti di lavoro”. “Attraverso il rinnovo di questo protocollo – dichiara il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – l’Istituto intende continuare a contribuire in maniera incisiva al processo di diffusione della cultura della prevenzione coinvolgendo il sistema produttivo italiano. L’Inail crede fortemente nell’importanza di condividere competenze, conoscenze, risorse e strumenti per promuovere azioni di rafforzamento della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”.

21 Marzo 2024

CONFIMI INDUSTRIA E CONFSAL FIRMANO IL PRIMO CCNL MANIFATTURIERO

Presentato un accordo di relazioni industriali per numerosi settori

Confimi Industria, Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata, e Confsal, Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, siglano il primo contratto nazionale multi-manifatturiero racchiudendo in un testo unico le basi delle relazioni industriali per numerosi settori: dal tessile alla chimica, dalla plastica alla gomma, dall'alimentare al legno-arredo. Un nuovo contratto collettivo intersettoriale che, se da una parte contiene norme comuni a tutti i settori produttivi non già contrattualizzati, dall'altra declina le norme settoriali come l'inquadramento professionale, le tabelle salariali e l'orario di lavoro. A sottoscrivere il CCNL il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli e il Segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta (in foto). Presente all’evento anche il già ministro del Lavoro, Cesare Damiano, secondo il quale l’innovativo CCNL Confimi Industria-Confsal può costituire la base di un valido sistema di relazioni. Il contratto è un unicum sotto diversi punti di vista: è introdotta l’apertura alla partecipazione di un rappresentante dei lavoratori all'interno del cda delle imprese, è valorizzato il titolo di studio dei dipendenti associato a determinati livelli di inquadramento, e una grande attenzione è posta nelle definizioni del trattamento economico (sia di base che globale) e nel favorire la contrattazione del premio di risultato. Ancora: l’eventuale possibilità di distribuire l'orario di lavoro su 4 giorni, di norma fissato a 36 ore, a parità di salario. Tra le particolarità, l'introduzione del contratto di rete tra più imprenditori con particolare attenzione alla co-datorialità. Confermata la contrattazione a due livelli, meno ingessata rispetto alle consuetudini, e novità in termini di calcolo di indennità per vacanza contrattuale. Infatti, in caso di mancato rinnovo del CCNL, questa scatterà in automatico dal mese successivo alla scadenza e sarà calcolata in percentuale al tasso inflattivo dell'anno precedente. Grande attenzione è dedicata anche alla cultura della sicurezza sul lavoro, mettendo al centro la persona e privilegiando la prevenzione, la formazione e gli investimenti nell'ambito in questione, anche tramite la promozione dei MOG-SGSL e la tutela legale dei preposti. "Una firma - sottolinea Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria - che mette a terra uno dei capisaldi con cui è nata la Confederazione, ovvero la stesura di un contratto unico che semplifica e riduce il numero dei contratti attraverso l'adozione di norme intersettoriali caratterizzanti delle pmi della manifattura italiana". Conclude: "un contratto che va nella direzione delle contrattazione di qualità, di lotta al dumping salariale e normativo". Anche il Segretario Angelo Raffaele Margiotta sottolinea che "il contratto Confsal-Confimi Industria, rappresenta una nuova concezione moderna e avanzata della contrattazione di qualità. A favore del lavoratore ci sono innovativi istituti, come il preavviso attivo col quale l’azienda supporta il lavoratore nella sua ricollocazione; l’indennità di professionalizzazione, che riconosce la maggiore qualificazione del dipendente, e, unico esempio nel panorama nazionale, abbiamo stabilito per via contrattuale il salario minimo tabellare, e sottolineo tabellare, di 9 euro orari. Questi sono solo alcuni esempi in cui si concretizza la massima tutela dei lavoratori destinatari del CCNL sottoscritto".

26 Febbraio 2024

“Zero morti e più valore alla qualità di professionisti e imprese”

Palazzo Chigi, il presidente Ventricelli sul nuovo pacchetto misure sicurezza

"Bene la direzione intrapresa dal Governo, non misure aggiuntive o ancora più restrittive in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro ma agire in termini di ispezioni e controlli", così Sergio Ventricelli, vicepresidente di Confimi Industria e presidente di Confimi Edilizia a margine del tavolo convocato a Palazzo Chigi dal ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone a valle del disastro di Firenze. "Apprezziamo che il Governo voglia investire sulla qualificazione dell'ispettorato del lavoro e nella regionalizzazione dello stesso - spiega Ventricelli - investire in qualità è necessario affinché chi interviene sui cantieri non sia solo un esperto burocrate ma una figura competente del settore". Scetticismo invece sulle ipotesi di introdurre una sorta di pagella o patente a punti per valutare le imprese, al contrario ha proposto il presidente di Confimi Edilizia "si inizi a premiare chi fa bene, quelle imprese che operano nel rispetto delle norme, che valorizzano competenze e formazione, siano gratificate. Al riconoscimento formale, seguano piuttosto sgravi fiscali o crediti d'imposta". E sulla qualità si è innestato anche il tema di appalti e subappalti "Imprese edili che possano gestire l'intera filiera non ne abbiamo più, ma con gli appalti a cascata con il meccanismo del minimo ribasso rischiamo di perdere la catena del valore del saper fare italiano". In chiusura sul tema dei contratti il presidente Ventricelli ha commentato: "necessaria la pertinenza di settore ma che non sia un pretesto per frenare gli operatori".

22 Febbraio 2024

NUOVO SUPERBONUS: IL DECRETO E’ LEGGE. ECCO LE NOVITÁ

Salvi i lavori con il 110% certificati entro il 31 dicembre scorso

Il Senato ha approvato definitivamente il decreto-legge sul Superbonus, che era stato introdotto dal governo alla fine dello scorso dicembre. Salvi i lavori con il 110% certificati entro il 31 dicembre scorso, anche se non sono stati completati entro quella data. Previsti, inoltre, un aiuto per i redditi più bassi - famiglie con un ISEE inferiore a 15mila euro -, che non sono riusciti a concludere la ristrutturazione iniziata entro il 31 dicembre 2023, ma che hanno già svolto almeno il 60 per cento dei lavori, nonché un limite agli interventi con il bonus barriere architettoniche per evitarne l'uso improprio, con una detrazione Irpef del 75% sulle spese sostenute per la rimozione di ostacoli alla mobilità negli edifici. In quest'ultimo caso, le spese ammesse sono solo per gli interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, esclusi infissi e servizi igienici. Inoltre, sono previsti 20 giorni di tempo in più per cittadini e imprese che stanno usufruendo degli incentivi in edilizia per inviare le comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023. Limitate, ulteriormente, invece, le deroghe al divieto di cessione del credito nelle ipotesi di demolizione e ricostruzione di edifici. Infine, per il Sismabonus, viene introdotto l’obbligo di assicurazione contro il rischio sismico per i contribuenti che abbiano usufruito del Superbonus per interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici verificatisi dall’1 aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.