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NOTIZIE

19 Novembre 2020

VENTRICELLI E FONTANAROSA, NUOVI VICE PRESIDENTE DI CONFIMI

Un riconoscimento alla categoria edile, di cui sono presidente e delegato alle relazioni sindacali

Sergio Ventricelli e Nicola Fontanarosa, rispettivamente presidente e consigliere con delega alle relazioni sindacali, entrano nella giunta di Confimi Industria. Un riconoscimento firmato dal presidente confederale Paolo Agnelli, eletto per il terzo mandato durante l'assemblea nazionale del 12 novembre scorso."E' un grande privilegio - dichiara Ventricelli -, che premia l'intera categoria edile, rilanciata poco più di un anno fa, nel pieno di un contesto socio-economico fuori da qualsiasi schema". Entrambi meridionali - barese, 45 anni, imprenditore nel settore degli allestimenti e della carpenteria edile, Ventricelli presiede anche le territoriali di Bari-Bat-Foggia e Puglia, materano, 65 anni, amministratore unico della REFIL, società specializzata nella progettazione, costruzione e gestione di impianti per la produzione energetica e nella realizzazione di progetti di efficientamento energetico, Fontanarosa presiede Confimi Industria Basilicata -, pongono il rilancio del sistema industriale alla base del proprio impegno. "Bisogna mettere al centro di tutto lo sviluppo delle imprese - dichiarano Ventricelli e Fontanarosa - che, va detto con grande chiarezza, hanno fatto passi da gigante, anche nell'attenzione riservata all'ambiente e alla responsabilità sociale, migliorando tutte le proprie prestazioni. Un vasto arcipelago di talenti purissimi, che compongono la seconda manifattura europea, producendo e vendendo prodotti apprezzati in tutto il mondo, nonostante la mancanza di un vero, autentico piano di sviluppo nazionale, che ne ha impoverito l'identità". Ma cosa si dovrebbe fare? "Dobbiamo migliorare - continuano Ventricelli e Fontanarosa - le nostre performance finanziare e il nostro arricchimento tecnologico, avendo il coraggio di puntare su pochi e ambiziosi progetti del tessuto industriale esistente, investendo quindi sulle infrastrutture e favorendo connettività e innovazione. In questo percorso, il vasto comparto dell'edilizia si candida a promuovere una serie di iniziative in giunta nazionale, diffondendo e ampliando competenze e progettualità".

ULTIME NOTIZIE

12 Aprile 2024

CASE GREEN: “UN’OCCASIONE, MA NON SI COMMETTANO I RECENTI ERRORI”

Così il presidente di Confimi Edilizia Ventricelli, dopo la decisione dell'Ecofin

"L'Europa ci chiede di rendere Green il nostro patrimonio edilizio. Un principio ambientale condivisibile e una nuova occasione per le nostre aziende, ma non si commettano gli errori procedurali del Superbonus". Così il presidente di Confimi Edilizia Sergio Ventricelli a margine della decisone dell’Ecofin che ha chiuso il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) con il no dell’Italia che ha espresso voto contrario. Una norma quadro che definirà le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050. "Come Confimi Edilizia - continua Ventricelli - abbiamo sempre sostenuto le giuste azioni per l'efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare. Lo dobbiamo anche per i nostri figli e chi verrà dopo di loro. Pur tuttavia, il voto contrario del nostro paese lascia intravedere i dubbi relativi all'impatto economico che questo percorso genererà. Da quanto apprendo, i paesi membri dovranno ora definire dei piani attuativi per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale, con il 2050 individuato come anno di completamento del percorso. E, dunque, si proceda al meglio, lavorando con qualità e pragmatismo, facendo tesoro dei recenti problemi legati ai bonus edilizi, strutturando un percorso realmente virtuoso tra politica e mondo reale. Confimi Edilizia è pronta a dare il suo contributo, offrendo anche le buone prassi delle proprie imprese, che hanno agito al meglio in questi anni".

27 Marzo 2024

SUPERBONUS, STOP A SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO

Il Consiglio dei Ministri approva a sorpresa un nuovo decreto

Il Consiglio dei Ministri approva a sorpresa un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco. Scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ’cartelle’ degli accertamenti fiscali. Le misure - dice il ministro delle Finanze Giorgetti - «sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità». Di fatto una chiusura sui rischi futuri e i cui effetti attuali «potremo definitivamente - continua il Ministro - contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023». La decisione arriva guardando alle nuove previsioni che il governo farà a breve con il Def, in aprile, e per le quali si attende anche la valutazione da parte di Eurostat dei criteri di contabilizzazione dei bonus. Le indiscrezioni parlano di ulteriori sforamenti per 10 miliardi. Salta anche la regolarizzazione “in bonis”, con mini sanzioni, previste per mancate comunicazioni fino al 15 ottobre. C’è poi la comunicazione preventiva «per avere - prosegue il Ministro - un monitoraggio anticipato del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate». I crediti, poi, verranno sottratti prima dai “debiti”, cioè dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva. E poi arriva una nuova limitazione che blocca un meccanismo di frode appena individuato: «C’è la limitazione della cessione del credito Ace, perché abbiamo iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale», conclude Giorgetti.